lunedì 22 febbraio 2010

miele o marmellata... o quello che ti pare

Joy Division stasera, va’.
E un bel bicchiere di vino bianco accanto al pc. E tante cose nella testa che non riescono a trovare un ordine corretto per venire fuori, fanno a spinte le une con le altre e il risultato è una marmellata di cose da dire. E una marmellata è sempre troppo dolce e dopo un po’ ti da il vomito. Non so cos’è il passato. Non so cos’è il futuro. Ci sono solo un susseguirsi di istanti presenti. Io mi ricordo per esempio cose come un letto incastrato tra il mio e la scrivania…ma è successo? E quando, ieri? E stamattina ho dormito fino all’una, ma ricordo distintamente un caffè alle 8:30…e ricordo anche qualcosa come delle mani…
E l’aria fredda intorno a Roma, addormentata tra i gabbiani.
E nuovi colori. E nuovi odori. E toccare e sentire e annusare e sfiorare…Contare le stelle ad una a una, restare sdraiati in mezzo alle rovine del portico di Ottavia, non c’è quasi niente di più bello dei monumenti romani alle quattro di notte. Ricordo istanti di presenti passati, momento dopo momento, ricordo che non sapevo mai bene cosa sarebbe successo, dopo.
Una vaga idea ce l’avevo. Ce l’abbiamo sempre tutti, una vaga idea di qualsiasi cosa.
Un circo. Il mio cuore ieri pomeriggio saltava nervoso come l’acrobata di un circo. Ma in fondo non riesco a scrivere quello che sto provando. Non riesco a declinarlo in termini accettabili … è puro miele, o zucchero, o marmellata o quello che ti pare.

Vabè…ridacchia…occhi socchiusi e il ricordo di un dolce bacio appena dato e che presto ritornerà sulle labbra.

Buona notte.

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