domenica 28 ottobre 2012

28 ottobre 2012

HO DIVISO LA VITA IN TANTI PICCOLI PEZZETTINI
CHE LASCIO ACCARTOCCIATI LUNGO IL MIO CAMMINO
SONO FRAMMENTI SENZA SIGNIFICATO DI UN TESORO DI POCO VALORE
NON RACCOGLIETELI, NON LEGGETELI
LASCIATELI LI, DOVE LE INTEMPERIE LI DISTRUGGERANNO
L'OBLIO È IL LORO SCOPO, LA FINE LA MIA RICERCA

mercoledì 17 ottobre 2012

12 agosto 2011


Quanto celeste su questi monti della mia terra. Questo agosto di terra, di pietre e di pochi arbusti. E quanto è verde questa terra! Il bosco ci invita ad entrare con fare gentile. E noi camminiamo. Camminiamo sui sassi, sulle foglie, sulla terra del sottobosco, tra i rami dei lecci, ci fermiamo ogni tanto ad osservare un fiore raro, o una farfalla dalle ali particolari. Altre volte si cammina invece in maniera più incalzante, quasi di corsa, perché il sentiero è li davanti a te e ti porta a percorrerlo, ti trascina in lui.
Ma che avessi sandali ai piedi, o buone scarpe da montagna, non ho mai avuto paura di cadere. Quando sono in città invece, e salgo o scendo le scale, mi sento sempre in equilibrio precario e mi immagino rovinose cadute e ruzzoloni.
Dubito di me stessa tutti i giorni in cui mi muovo nell’artificialità dei palazzi costruiti, delle scale in cemento, ma non ho un solo istante di paura quando scivolo sopra una foglia del sottobosco, perché subito riprendo equilibrio e ricomincio a correre, a volare, tra gli alberi e le nuvole.

giovedì 4 ottobre 2012

A tempo determinato



Stiamo vivendo un periodo storico in cui pare essere stato abolito il concetto di eternità. Per carità, in certi casi non è un male, abbiamo forse in questo modo ridimensionato il nostro ego, ci siamo finalmente visti in prospettiva, ci siamo fatti piccoli piccoli e forse anche un po’ più umili. Il concetto di eternità a volte è dannoso.

martedì 2 ottobre 2012

15/8/2012 h 22:27



Pensieri imbottigliati
Ombre che avanzano incerte
Come illuminate da fragili fiammiferi
Ancheggiando sulla strada
Un piede poi l’altro
L’ombra e le figure
Il ragazzo di strada con il cappuccio
(...a ferragosto?!)
Il tizio grasso che porta fuori il cane
La strada di casa che si trova a memoria
Piccoli passi di danza
Grandi sorrisi dalle solide radici
Situazioni che nascono
E situazioni che muoiono
C’est la vie
Demain à Paris
Ne rideremo di gusto
“Bonne nuit, mon amour!”