Sei sempre colorato, eppure sei un foglio di carta, sporcato a matita. Mi regali spesso frasi sconcertanti, prendi il peggio che c'è e sei convinto di avere il potere di renderlo colorato come le tue parole. Ma a volte dubito che i tuoi pensieri siano sempre così colorati. Questa strana tranquillità, che tranquillità non è, che non le somiglia affatto, è più gradevole dei quartieri di circostanza di prima. Tra strade e piazze, chissà com'è il quartiere: appare tutt'altro che frantumato, un blocco unico, in cui a volte ho paura che una strada, o almeno un vicoletto, si perda inghiottito da troppa omogeneità. In ogni caso per fortuna, i sensi non sono affatto sfocati e pare che ci sia ancora la possibilità di essere liberi. Pensiamo, parliamo: come osserviamo, come mangiamo. Ci sognamo. Irresistibile è immaginare di sognare insieme. Prendiamo una strada, che diventa un sentiero, esploriamo una casa in mezzo a una bolla, e giochiamo. Come Hansel e Gretel. E io intanto scrivo, con la frenesia di chi scrive nel bagno con la cartaigienica, dentro a un museo in gita con la scuola, "stupidi e stronzi compagni di classe". E si nasconde. Per stasera basta così, ne ho avuto abbastanza. Ma domani riprenderemo a danzare, ci gireremo attorno sulle note di MadWorld, ci annuseremo a vicenda, circospetti, incerti. Forse non arriveremo mai a capire in fondo cosa c'è. Io, per conto mio, ci vedo legami che mi sembrano lacci. Catene di metallo infernali e roventi, che sgretolano le ossa dei polsi, delle caviglie, divaricano le gambe, strabuzzano gli occhi. Ad ogni parola colorata e morbida che mi regali, si stringe la catena alle caviglie, sulla pancia, e ci immergiamo un po' di più in quel continuo latente e incerto. E aspiriamo all'annientamento, bombardati e stomacati da troppa bellezza. Se solo fossi più semplice, mi chiedo.
martedì 7 dicembre 2010
Densità
Ecco allora. Ci sono. Mi succede questo. Io della gente non mi fido. Ci ho preso così tante inculate che ho una paura fottuta di affezionarmi a qualcuno. Però mi capita ogni volta. E davvero non so come fare, né cosa voglia dire. Prenderei un fiore e te lo regalerei, se questo servisse per fare la pace.
Ma ho le mani bucate e non riesco a tremare.
Quando ero una piccola adolescente stronza non piangevo mai. Troppo schizzinosa di sporcarmi con la pelle e il sudore e l’anima di qualcun altro, mi schifavano i rapporti umani ed ero gelida come il ghiaccio. Più d’una volta ho ferito i sentimenti di qualche marmocchio infatuato di me. Ho provato a farmi assolvere, ma non credo in Dio.
E ho le mani bucate e non riesco a tremare.
Poi non so cosa sia successo, ma la morte mi ha avvicinato ai vivi. E mi sono resa conto che gli occhi degli altri, e le loro mani, e il loro amore, è qualcosa più di una semplice affermazione del proprio ego. E che il sesso non è solo un buon esercizio per mantenersi in forma. Se potessi solo spiegarti che io sto bene, anche se tu non capisci perché.
E ho le mani bucate e non riesco a tremare.
E oggi affronto le cose come se fossi già vecchia, come se il tuo dolore io l’avessi provato infiniti anni fa. Non ce la posso avere con te, conosco troppo bene i meccanismi che ti animano… solo: se potessi farti vedere il mio cuore, farti capire che passa, che passa, che passa…
Ma ho le mani bucate e non riesco a tremare.
sabato 4 dicembre 2010
A natale voglio...
abitare ai margini
di una vita tranquilla senza vedere
in continuazione
belle ragazze in fotografie da copertina
belle bionde sorridenti
sempre con i capelli lunghi e lisci e morbidi
con quelle collane tutte uguali, quei bracciali tutti uguali e quegli anelli
con certi stupidi ciondoli a cuore
in realtà vorrei anche
saper evitare la gente che non nutre altro che indifferenza
per la mia persona
e mi frega per ammirazione e idolatria
nei miei tentativi ingenui di amicizie
non ricambiate
vorrei capire quando andarmene
quando restare
capire la gente e quello che prova
amare incondizionatamente
senza paura di perdere mai
perché se ci rifletto un attimo mi accorgo che è così
ma ancora ci sono molti dettagli da esplorare
per capire davvero questa cosa qua
capire al volo i tuoi pensieri
e capire perché ho bisogno di te
vorrei essere migliore
sapere sempre cosa fare
fregarmene un po' di più
volare più leggera di come faccio di solito
take it easy è un concetto che non mi appartiene
voglio una vita semplice
non una vita facile
vorrei essere ricambiata con fragole rosse e prosecco
e un sentimento di scambio
che alcune donne non nutrono
per le altre donne
e i convenevoli dei rapporti
e irritanti sensazioni
di invidie inutili
di amicizia in amicizia
vorrei ringraziare ogni briciola del tempo
dedicato a rafforzare i legami
e le mie amiche, la mia salvezza davvero
con le nostre sciocchezze da bambine
molto probabilmente mai capite dall'altra metà del mondo
e anche da molte donne che non ci conoscono
però vi prego non cadiamo
in quelle stupide foto
dai lunghi capelli morbidi
e gli anelli a ciondolo
voglio voglio voglio
voglio
quest'anno voglio imparare una lingua straniera
dimenticare la mia
ignorare ciò che pensi di me
cercare l'assenza
coltivare il silenzio
e anche guarire dal male
inguaribile.
oppure morire
e davvero uccidere
certi pensieri
certe ovvietà
di una vita tranquilla senza vedere
in continuazione
belle ragazze in fotografie da copertina
belle bionde sorridenti
sempre con i capelli lunghi e lisci e morbidi
con quelle collane tutte uguali, quei bracciali tutti uguali e quegli anelli
con certi stupidi ciondoli a cuore
in realtà vorrei anche
saper evitare la gente che non nutre altro che indifferenza
per la mia persona
e mi frega per ammirazione e idolatria
nei miei tentativi ingenui di amicizie
non ricambiate
vorrei capire quando andarmene
quando restare
capire la gente e quello che prova
amare incondizionatamente
senza paura di perdere mai
perché se ci rifletto un attimo mi accorgo che è così
ma ancora ci sono molti dettagli da esplorare
per capire davvero questa cosa qua
capire al volo i tuoi pensieri
e capire perché ho bisogno di te
vorrei essere migliore
sapere sempre cosa fare
fregarmene un po' di più
volare più leggera di come faccio di solito
take it easy è un concetto che non mi appartiene
voglio una vita semplice
non una vita facile
vorrei essere ricambiata con fragole rosse e prosecco
e un sentimento di scambio
che alcune donne non nutrono
per le altre donne
e i convenevoli dei rapporti
e irritanti sensazioni
di invidie inutili
di amicizia in amicizia
vorrei ringraziare ogni briciola del tempo
dedicato a rafforzare i legami
e le mie amiche, la mia salvezza davvero
con le nostre sciocchezze da bambine
molto probabilmente mai capite dall'altra metà del mondo
e anche da molte donne che non ci conoscono
però vi prego non cadiamo
in quelle stupide foto
dai lunghi capelli morbidi
e gli anelli a ciondolo
voglio voglio voglio
voglio
quest'anno voglio imparare una lingua straniera
dimenticare la mia
ignorare ciò che pensi di me
cercare l'assenza
coltivare il silenzio
e anche guarire dal male
inguaribile.
oppure morire
e davvero uccidere
certi pensieri
certe ovvietà
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