martedì 7 dicembre 2010

Sangue Colori e Sfumature

Sei sempre colorato, eppure sei un foglio di carta, sporcato a matita. Mi regali spesso frasi sconcertanti, prendi il peggio che c'è e sei convinto di avere il potere di renderlo colorato come le tue parole. Ma a volte dubito che i tuoi pensieri siano sempre così colorati. Questa strana tranquillità, che tranquillità non è, che non le somiglia affatto, è più gradevole dei quartieri di circostanza di prima. Tra strade e piazze, chissà com'è il quartiere: appare tutt'altro che frantumato, un blocco unico, in cui a volte ho paura che una strada, o almeno un vicoletto, si perda inghiottito da troppa omogeneità. In ogni caso per fortuna, i sensi non sono affatto sfocati e pare che ci sia ancora la possibilità di essere liberi. Pensiamo, parliamo: come osserviamo, come mangiamo. Ci sognamo. Irresistibile è immaginare di sognare insieme. Prendiamo una strada, che diventa un sentiero, esploriamo una casa in mezzo a una bolla, e giochiamo. Come Hansel e Gretel. E io intanto scrivo, con la frenesia di chi scrive nel bagno con la cartaigienica, dentro a un museo in gita con la scuola, "stupidi e stronzi compagni di classe". E si nasconde. Per stasera basta così, ne ho avuto abbastanza. Ma domani riprenderemo a danzare, ci gireremo attorno sulle note di MadWorld, ci annuseremo a vicenda, circospetti, incerti. Forse non arriveremo mai a capire in fondo cosa c'è. Io, per conto mio, ci vedo legami che mi sembrano lacci. Catene di metallo infernali e roventi, che sgretolano le ossa dei polsi, delle caviglie, divaricano le gambe, strabuzzano gli occhi. Ad ogni parola colorata e morbida che mi regali, si stringe la catena alle caviglie, sulla pancia, e ci immergiamo un po' di più in quel continuo latente e incerto. E aspiriamo all'annientamento, bombardati e stomacati da troppa bellezza. Se solo fossi più semplice, mi chiedo.

Densità

Ecco allora. Ci sono. Mi succede questo. Io della gente non mi fido. Ci ho preso così tante inculate che ho una paura fottuta di affezionarmi a qualcuno. Però mi capita ogni volta. E davvero non so come fare, né cosa voglia dire. Prenderei un fiore e te lo regalerei, se questo servisse per fare la pace.

Ma ho le mani bucate e non riesco a tremare.

Quando ero una piccola adolescente stronza non piangevo mai. Troppo schizzinosa di sporcarmi con la pelle e il sudore e l’anima di qualcun altro, mi schifavano i rapporti umani ed ero gelida come il ghiaccio. Più d’una volta ho ferito i sentimenti di qualche marmocchio infatuato di me. Ho provato a farmi assolvere, ma non credo in Dio.

E ho le mani bucate e non riesco a tremare.

Poi non so cosa sia successo, ma la morte mi ha avvicinato ai vivi. E mi sono resa conto che gli occhi degli altri, e le loro mani, e il loro amore, è qualcosa più di una semplice affermazione del proprio ego. E che il sesso non è solo un buon esercizio per mantenersi in forma. Se potessi solo spiegarti che io sto bene, anche se tu non capisci perché.

E ho le mani bucate e non riesco a tremare.

E oggi affronto le cose come se fossi già vecchia, come se il tuo dolore io l’avessi provato infiniti anni fa. Non ce la posso avere con te, conosco troppo bene i meccanismi che ti animano… solo: se potessi farti vedere il mio cuore, farti capire che passa, che passa, che passa…

Ma ho le mani bucate e non riesco a tremare.

sabato 4 dicembre 2010

A natale voglio...

abitare ai margini
di una vita tranquilla senza vedere
in continuazione
belle ragazze in fotografie da copertina
belle bionde sorridenti
sempre con i capelli lunghi e lisci e morbidi
con quelle collane tutte uguali, quei bracciali tutti uguali e quegli anelli
con certi stupidi ciondoli a cuore

in realtà vorrei anche
saper evitare la gente che non nutre altro che indifferenza
per la mia persona
e mi frega per ammirazione e idolatria
nei miei tentativi ingenui di amicizie
non ricambiate
vorrei capire quando andarmene
quando restare
capire la gente e quello che prova
amare incondizionatamente
senza paura di perdere mai
perché se ci rifletto un attimo mi accorgo che è così
ma ancora ci sono molti dettagli da esplorare
per capire davvero questa cosa qua

capire al volo i tuoi pensieri
e capire perché ho bisogno di te

vorrei essere migliore
sapere sempre cosa fare
fregarmene un po' di più
volare più leggera di come faccio di solito
take it easy è un concetto che non mi appartiene
voglio una vita semplice
non una vita facile

vorrei essere ricambiata con fragole rosse e prosecco
e un sentimento di scambio
che alcune donne non nutrono
per le altre donne
e i convenevoli dei rapporti
e irritanti sensazioni
di invidie inutili

di amicizia in amicizia
vorrei ringraziare ogni briciola del tempo
dedicato a rafforzare i legami
e le mie amiche, la mia salvezza davvero
con le nostre sciocchezze da bambine
molto probabilmente mai capite dall'altra metà del mondo
e anche da molte donne che non ci conoscono
però vi prego non cadiamo
in quelle stupide foto
dai lunghi capelli morbidi
e gli anelli a ciondolo

voglio voglio voglio
voglio
quest'anno voglio imparare una lingua straniera
dimenticare la mia
ignorare ciò che pensi di me
cercare l'assenza
coltivare il silenzio

e anche guarire dal male
inguaribile.
oppure morire
e davvero uccidere
certi pensieri
certe ovvietà