Fin tanto che agosto
ruggiva
di caldo e di sole,
spazzando i pensieri col
vento,
ogni cosa sembrava reale
o almeno possibile.
Ora c’è musica
e odore di pioggia:
tamburellano le gocce
tra i ritmi di bossanova.
Le tue braccia sono
lontane,
ricordo di un futuro
malconcio,
che ci troverà stanchi
prima ancora di passare.
Ma che sia almeno lo
stupore
di non averlo saputo
presagire
ad asciugare via da
questa pioggia
l’amarezza della
prevedibilità.