Ecco allora. Ci sono. Mi succede questo. Io della gente non mi fido. Ci ho preso così tante inculate che ho una paura fottuta di affezionarmi a qualcuno. Però mi capita ogni volta. E davvero non so come fare, né cosa voglia dire. Prenderei un fiore e te lo regalerei, se questo servisse per fare la pace.
Ma ho le mani bucate e non riesco a tremare.
Quando ero una piccola adolescente stronza non piangevo mai. Troppo schizzinosa di sporcarmi con la pelle e il sudore e l’anima di qualcun altro, mi schifavano i rapporti umani ed ero gelida come il ghiaccio. Più d’una volta ho ferito i sentimenti di qualche marmocchio infatuato di me. Ho provato a farmi assolvere, ma non credo in Dio.
E ho le mani bucate e non riesco a tremare.
Poi non so cosa sia successo, ma la morte mi ha avvicinato ai vivi. E mi sono resa conto che gli occhi degli altri, e le loro mani, e il loro amore, è qualcosa più di una semplice affermazione del proprio ego. E che il sesso non è solo un buon esercizio per mantenersi in forma. Se potessi solo spiegarti che io sto bene, anche se tu non capisci perché.
E ho le mani bucate e non riesco a tremare.
E oggi affronto le cose come se fossi già vecchia, come se il tuo dolore io l’avessi provato infiniti anni fa. Non ce la posso avere con te, conosco troppo bene i meccanismi che ti animano… solo: se potessi farti vedere il mio cuore, farti capire che passa, che passa, che passa…
Ma ho le mani bucate e non riesco a tremare.
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