domenica 26 aprile 2009

Leggerezza mentale

Momenti nuovi e strani, regalati dalle persone più impensate, riempiono di mille colori diversi.

Colori che si fanno vivi nella tela dell'imaginazione ma che rimangono sterili nella realtà che si usa chiamare concreta.

Parole su parole assordanti di niente, frasi e gesti.
Delle prime rimane ben poco, e tuttavia qualcosa rimane.
Dei secondi rimane il ritmo e la passione, il colorare con gesti immaginari l'aria nel vuoto accanto al finestrino del treno, che ci fa passare davanti, in rassegna veloce, colline che sanno di corpi morbidi e distesi, accarezzati da mani febbrilmente in movimento.

Quelle mani, sembrano cariche di un eros passionale e profondo, e lo diventano in tutta la loro concretezza nella dimensione nascosta tra i pensieri....vediamo il fumo di una sigaretta accesa...mentre un corpo, piano, si avvicina...la mano lo prende...lo fa suo...e tutto diventa liquido...

Oppure in un'altra delle stanze di questa dimensione di iper-realtà, vediamo due luci brillare sopra una luna a metà, due occhi e un sorriso di semisconosciuti abitanti del destino, mettono a dura prova questa famosa insostenibile leggerezza dell'essere...

Velata di un sottile strato di tristezza, la vita va avanti nel grigio torpore di stati fisici quasi sempre indesiderabili.
Aspettando con pazienza i rari istanti di pura gioia metafisica farsi spazio nella mente, attraverso la penna e sulla carta, pensando e godendo del pensiero.

Arriveranno mai, istanti di vita reale, a toccare delle corde tanto profonde, a farti vibrare di pura vita più di questi, banalmente chiamati, pensieri?

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